Il piano di accumulo del capitale è una particolare forma di investimento che permette di pianificare nel tempo l’accumularsi di una determinata somma. Questo avviene tramite il versamento periodico di determinate quantità di denaro con una frequenza facoltativa che può essere settimanale, mensile o annuale. Fin qui sembrerebbe che il piano di accumulo delle capitale sia del tutto simile a qualsiasi altra forma di risparmio ma naturalmente ci sono delle differenze sostanziali.
Come funziona un piano di accumulo del capitale
A differenza del semplice gesto di mettere da parte dei soldi con una frequenza prestabilita il piano di accumulo del capitale (spesso abbreviato in PAC) consente di investire una determinata somma senza rischiare di perderla a causa delle oscillazioni del mercato. I PAC, infatti, consistono in una sottoscrizione di vari strumenti finanziari attraverso un OICR (Organismo di investimento collettivo del risparmio)o un ETF, ossia un fondo di investimento comune a basso rischio. Che si scelga un ETF o un OCIR il funzionamento è sempre lo stesso e le somme versate permettono di accumulare un guadagno.
Il risparmiatore versa una quota a scadenza regolare; dopodiché delega al fondo a cui si è rivolto l’acquisto di azioni o di altri strumenti finanziari e nel lungo periodo riceve un ritorno economico che può variare sia in base al fondo di investimento scelto sia alla quota versata.
Come funzionano i pagamenti
Al momento della sottoscrizione vengono definiti sia la tipologia dell’importo sia il suo ammontare. Non esiste in realtà una somma minima o massima da poter versare, tutto dipende dal tipo di contratto che si sottoscrive, che prevede anche la scelta della durata del piano di accumulo del capitale. Generalmente, per veder fruttare i propri risparmi si sceglie una durata di circa 20 anni con rate bimestrali.
Quali sono i vantaggi
Il vantaggio principale del piano di accumulo del capitale è quello poter scegliere con lungo anticipo il tipo di rata da versare. Nel caso di oscillazioni del mercato questa non cambierà permettendo al risparmiatore di sapere con anticipo quale sarà la somma totale versata. Inoltre, il risparmiatore non dovrà pensare praticamente a nulla in quanto tutto verrà gestito dal fondo di investimento a cui si è rivolto.
Ci sono delle spese?
Per il piano di accumulo del capitale sono previste spese generalmente in fase di sottoscrizione. Queste spese sono spesso delle commissioni che possono anche essere ripartite tra le rate e che quindi vanno ad incidere in realtà poco sul costo totale dell’operazione. È possibile affrontare delle spese anche in caso di chiusura anticipata o sotto forma di percentuale sui guadagni da versare al fondo che si è occupato dell’accumulo.
Piano di accumulo del capitale: alcuni consigli
Trattandosi pur sempre di una forma di investimento è necessario prestare attenzione e seguire alcuni consigli. Il primo di questi è quello di valutare con attenzione il tipo di piano rateale e la somma che si vuole investire. Se non si valutano con attenzione questi aspetti il PAC rischia di diventare solo un esborso di una rata mensile che non porta ad alcun guadagno.
